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Più sprint per Opel Speedster con il turbo dell’Astra

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20 anni fa la spider Opel riceveva un turbo bialbero da 200 CV.  Prestazioni da super-sportiva e maneggevolezza da go-kart. Un’iniezione di potenza del 36% rispetto alla versione con motore aspirtato.

 

«Come potremmo dare ancora più sprint alla Speedster?» si devono essere chiesti una ventina di anni fa in progettisti di Opel. «Semplice!» deve aver detto qualcuno di loro. «Montando il 2,0 litri turbo bialbero della terza generazione di Opel Astra». Detto fatto. Venti anni fa, nel Settembre 2004, l’originalissima spider biposto a motore posteriore-centrale lanciata nel 2000 dalla Casa tedesca riceveva il motore 2.0 ECOTEC Turbo da 200 CV (147 kW) delle nuove Astra 5 porte e Station Wagon e vedeva così salire del 36% la sua potenza . E di conseguenza anche le sue già super-prestazioni. Grazie anche ad un peso contenuto in appena 930 kg, la nuova Opel Speedster Turbo poteva accelerare da 0 a 100 in appena 4.9 secondi, riprendere in quinta marcia da 80 a 120 km/h in 6.7 secondi e superare i 240 km/h.

L’installazione del motore 2.0 ECOTEC Turbo su Speedster aveva comportato alcune modifiche alla vettura. La presa d’aria, posta di traverso tra l’abitacolo e l’assale posteriore, era stata rivolta verso il motore. Gli ingegneri Opel avevano inoltre studiato uno speciale intercooler che estraeva aria attraverso le due griglie disposte verticalmente dietro alle porte. Anche il frontale era stato modificato: una mascherina di maggiori dimensioni non solo conferiva a Speedster Turbo un aspetto più sportivo, ma migliorava anche il flusso dell’aria verso il radiatore. L’eccesso di calore proveniente dal motore era smaltito attraverso aperture di maggiori dimensioni sul cofano motore.

Opel aveva dedicato grande attenzione alla sonorità del nuovo impianto di scarico a doppio terminale, in modo da eliminare sgradevoli rumorosità meccaniche e mettere in risalto le basse frequenze del propulsore. In fase di rilascio, il motore emette il tipico sibilo dei motori turbocompressi. Il risultato finale era una sonorità piena che sottolinea le alte prestazioni di Speedster Turbo.

Dotata di telaio in alluminio e di carrozzeria in fibra di vetro rinforzata, Opel Speedster Turbo si trovava perfettamente a suo agio sulle strade più impegnative dove poteva sfruttare appieno la sua grande maneggevolezza. Opel aveva infatti messo a punto in modo particolare le sospensioni della nuova Speedster Turbo per adattarle alle superiori prestazioni assicurate dal motore sovralimentato che si esprimono anche attraverso un rapporto peso/potenza di 4,7 kg/CV. Il carattere esclusivo di questa spider a motore posteriore-centrale era sottolineato da una speciale targhetta applicata sul cruscotto di ogni vettura dove era riportato il numero dell’esemplare prodotto.

Opel Speedster Turbo si rivolgeva a tutti quegli appassionati di automobili sportive che guardano più alle prestazioni ed alla personalità della vettura che a sofisticati dispositivi elettronici ed alla praticità d’uso della stessa. L’essenzialità tipica del carattere di questa spider voleva che tutto quello che non era strettamente necessario fosse sacrificato sull’altare della leggerezza. Inoltre, Opel Speedster Turbo era più conveniente di altri modelli esotici e quindi più accessibile ad un pubblico più ampio e giovane. In fatto di prezzo, prestazioni e rapporto peso/potenza non aveva davvero rivali.

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